All'interno del grande progetto a fasi che si propone di portare sullo schermo l'intero l'Universo Marvel intrecciando, su piani diversi, le storie dei più famosi personaggi, "I Guardiani della Galassia" non si presentava certo come un compito facile. Storia atipica, più apertamente fantascientifica rispetto alle altre saghe e con personaggi svincolati dagli eroi popolari e, quindi, praticamente sconosciuti al grande pubblico. Per questo motivo Kevin Feige - Presidente della Marvel ed eminenza grigia dietro ad ogni progetto – ha deciso di affidare il film a James Gunn, regista fuori dagli schemi hollywoodiani e dotato di sense of humour e di una personalità molto marcata. Un cambio di rotta non privo di rischi ma che, a conti fatti, è stato completamente azzeccato: oltre ad aver sbancato i botteghini americani, infatti, "I Guardiani della Galassia" si è rivelato uno dei migliori film Marvel di tutti i tempi. Buona parte di questo successo è da addebitare alla simpatia dei cinque protagonisti: Peter Quill, avventuriero di origine terrestre che tenta (inutilmente) di farsi una nomea col soprannome di Star-Lord; i due poco ortodossi cacciatori di taglie Rocket e Groot (l'uno un procione geneticamente modificato particolarmente versato nel sarcasmo e negli scontri a fuoco, l'altro un essere vegetale di forma umanoide in grado di pronunciare una sola frase in mille accezioni diverse); l'instabile Drax, detto Il distruttore, votato solo alla vendetta; e infine la letale Gamora, esperta assassina dalle pericolose ascendenze. I cinque saranno loro malgrado costretti a collaborare per opporsi ad una minaccia per tutto l'universo conosciuto. Dopo aver dimostrato il proprio talento con progetti low budget quali "Slither" e "Super", James Gunn riesce a gestire con astuzia ed equilibrio un film dal budget sostenuto senza cedere a compromessi o tradire la propria idea di cinema. Il vero segreto di "I Guardiani della Galassia" è infatti quello di essere un film dal cuore anni Ottanta (e non solo per le innumerevoli citazioni) senza per questo perdere appeal nei confronti delle nuove generazioni. Divertente, intrigante e coinvolgente, il film di Gunn è una delle più belle sorprese dell'anno. A proposito: i cinefili non lascino la sala fino alla fine dei titoli di coda...

VOTO: 8